Descrizione
Non conosciamo l'epoca della fondazione della parrocchia; pero' l' iscrizione nel Cabreo del 1655, ci induce a pensare che essa esistesse gia' sin dal secolo precedente e, a supporre che, molto probabilmente, il culto di San Giovanni Battista fosse stato introdotto dai Cavalieri di Malta. Una leggenda locale vuole che un facoltoso navigante maltese, di cui non si conoscono le generalita', trovandosi in pericolo con il suo naviglio nelle acque del Golfo di S. Eufemia, avrebbe giurato che se si fosse salvato, avrebbe fatto edificare, nel paese che intravedeva tra le colline “Jezzaria”, una chiesa grande quanto il naviglio stesso. La promessa sarebbe stata mantenuta. Il terremoto del 1638 danneggio' la chiesa, che fu riparata verso il 1700 e venne realizzata la cupola e la volta a botte, che in precedenza era una soffitta di legno sulla quale, secondo quanto ricordano antiche testimonianze, era veramente dipinto il vascello dei Cavalieri di Malta. La data apposta sul cornicione della cupola indica un restauro nell'anno 1850 e, infine, nell'anno 1964 don Alessandro Audino fece trasformazioni tali da alterarne completamente la forma originaria della struttura, cambiando le arcate e appiattendo la volta, al centro della quale troneggia la pittura del Battesimo di Gesù di Giuseppe Conte. Furono eliminati anche gli altari laterali. Sul frontone dell'altare centrale si conserva la croce dell'ordine dei Cavalieri di Malta, come pure il pulpito, l'antico fonte battesimale e la pila dell'acqua santa. La facciata principale, per secoli rimasta rustica, poi rivestita di marmette e pitturata, ora riportata allo stato iniziale; in alto resta una pittura raffigurante la statua del santo protettore; più in basso, una vetrata con l'immagine della Madonna di Lourdes e santa Bernardetta; in basso un grande portale, ornato di pietre intagliate secondo l' uso di quei tempi e, ai lati due portali dello stesso stile. La chiesa, pur non racchiudendo tesori d'arte sacra, e' un attestato della pieta' costante del nostro popolo, che ha origini albanesi, delle quali, alcuni segni erano riconoscibili fino al recente passato.
Modalità d'accesso
Si accede tramite due scalinate, non sono previste rampe per disabili.
Non ci sono costi di accesso
Indirizzo
Ingresso
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 14 maggio 2024, 17:50